Gran tour dell' Eridio (lago d' Idro)


  • 52 km

    Distance

  • 1994 m

    Elevation Gain

  • 1854 m

    Elevation Loss

  • 1049 m

    Max height

  • 239 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso


SI segue la ciclabile in riva al lago fino ad un ponte che attraversiamo,ora il secondo ponte non c'è più e si è costretti a puntare verso nord, breve tratto su provinciale e di nuovo su ciclabile verso sud,dopo 7km di ciclabile nella piana di Oneda,si arriva a Baitoni dove iniziamo a salire in direzione di Bondone e per il fienile Berardi primo scollinamento,la salita è regolare con qualche impennata mai cattiva,le forze sono ancora integre e si ciacola allegramente.
Montate le potezioni si inizia a scendere decisamente su un bel sentiero detto "sentiero della calva", abbastanza facile ma con tante "sorprese" sotto il manto di foglie che copre il fondo,comunque divertente,si arriva in fondo alla frazione Vesta e si affrontano i 10 km in piano che toccando tutte le frazioni di Idro:Vantone,Croine,Lemprato e Pieve,fino all'ultima frazione è una bella stradina asfaltata completamente priva di traffico e tratti di ciclabile,poi arrivati sulla statale bisogna affrontare un km di strada molto trafficata in leggera discesa fino all'imbocco della seconda salita molto temuta per via della ripidezza,in fatti mieterà diverse vittime(compreso il sottoscritto) complice anche l'improvviso rialzo delle temperature,comunque chi in sella(pochi),chi a spinta(tanti) si arriva all'imbocco del sentiero che in breve ci porta al secondo valico detto "Bocca della Cocca".
Dopo un meritato panino,rimesse le protezioni si scende per la seconda discesa di giornata,sentiero un pò stretto ma sempre in sella,fare attenzione ad un bivio,virare a destra,con bei tratti in ripida discesa si arriva in fondo nei pressi di un torrente,andiamo a sinistra,per passare dall'altra parte,secondo me il modo più facile è risalire 50 metri il torrente fino ad una cascatella artificiale in cemento,salirci sopra ed attraversare in sella.
Si ricomincia a salire non prima di aver fatto rifornimento di acqua ad una piccola fontana a sinistra(da qui in poi non ci saranno più fonti),breve sterrato,asfalto fino al terzo passo detto Cocca Chetoi terzo gran premio della montagna,ora il tratto a mio avviso più bello del giro,una spettacolare stradina in quota con il lago alla nostra destra seguita da un bellissimo sentiero(ad un bivio a sinistra in salita),fare attenzione in un paio di punti molto esposti su un dirupo,per il resto molto godibile fino ad un bel prato e cascina dove diventa sterrato per un breve tratto.
Ora inizia l'ultima salita,la più breve,tutta su sentiero in leggera pendenza,bei panorami a destra verso il lago e la piana di Oneda,si arriva con un brevissimo tratto di bici in spalla ad un bivio,è il sentiero che scende dal monte Suello(giro del Breda) che percorriamo in decisa discesa fino ad attraversare l'asfaltata(fare attenzione)che porta a Bagolino,noi invece scendiamo sempre su bel sentiero fino ad una sterrata cementata che ci posta ad un nucleo do case,ora a destra su sentiero in quota fino all'ultimo tratto di sterrata che finisce nei pressi di un cimitero,facendo attenzione attraversiamo la pericolosa statale e su stradello ultima picchiata fino al parcheggio.

N.B. Il lago d'Idro o Eridio è a mio avviso un gran bel posto per fare AM ci sono giri bellissimi:Monte Breda,Censo,Stino,Mandoal,sent 451 che,oltre a bei panorami sul lago,permettono anche ottime visuali sui monti della valle Sabbia,il giro in questione invece è molto diverso,nel senso che non supera mai i 1000 metri di altitudine,quindi i panorami riguardano solo il lago tranne l'ultimo tratto della prima salita dove si apre qualche spiraglio verso i crinali over 2000 della val sabbia,è molto lungo e presenta 4 salite seguite da altrettante discese,le salite sono abbordabili tranne la seconda che presenta tratti molto ripidi dove solo i "mostri" riescono a stare in sella,quindi prepararsi a spingere un pò a piedi altrimenti si scoppia e si rischia di non arrivare in fondo,le discese sono tutte belle,mai troppo difficili ma da fare con attenzione.
Insomma chi decide di affrontarlo sappia cosa lo aspetta,se non ben allenati rischia di diventare un calvario.
Il giro può essere iniziato anche ad Idro,noi abbiamo scelto di partire da Ponte Caffaro per affrontare per prima le due salite più lunghe.

In bocca la lupo a chi decide di sfidare il gran tour dell'Eridio sulla statale del Caffaro giunti a Ponte Caffaro a destra verso il ristorante "al lago",comodo parcheggio

Mappa/Altimetria

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