282 Onigo, Possagno, Castelcucco e Monfumo (antiorario)


  • 45.9 km

    Distance

  • 816 m

    Elevation Gain

  • 818 m

    Elevation Loss

  • 339 m

    Max height

  • 122 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso


Referente LUIGI - () - Ultima ricognizione 21/11/2012
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 44 Km - Dislivello Sal/Disc = +950 m
Quote min/Max = 125 / 330 - Ciclabilità su tempo 99% (a piedi 2 min )
Tempo Standard ore 3:40 min
Velocità media = 12 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 4/7 - G.D. = 46 MEDIO

NOTE: Questo percorso prende spunto dal n° 135 CASTELLI – MONFUMO e la val Cavasia
con l’intento di migliorarlo nei seguenti punti:
- è cambiato il verso per consentire di far in discesa alcune rampe difficilmente ciclabili in salita.
- si sono eliminati alcuni tratti asfaltati sostituendoli con inediti passaggi su sterrato
- si è ottenuto un anello unico invece dei due anelli congiunti da un tratto percorso nei due sensi.
AVVERTENZA: se odiate riempire ruote e scarpe di fango (per chi dovrà scendere di sella) evitate i periodi piovosi (si percorrono tratti a bordo prato su terreno molle).

DESCRIZIONE: Subito fuori di Onigo si trova un bel tratturo che porta sul crinale che delimita a sud la Valcavasia; terminato lo sterrato si mantiene la direzione per Castelli e Castelcies (crinale assai panoramico con bella vista sul Tomba-Grappa e la Valcavasia); poco prima di Bocca di Serra si scende a nord in Valcavasia. Il guado che si incontra è evitabile, passando sulla sx (d’estate è gradevole ma a novembre se ne fa volentieri a meno). Si riattraversa anche il torrente Curogna e la SP della val Cavasia; ammirato un antico mulino si prosegue su sterrato; si percorre un tratto della nuova ciclabile quindi su risale in dir. nord fino a Caniezza; per una serie di stradine in continuo saliscendi si procede sostanzialmente in dir ovest, ai piedi del monte Tomba, per arrivare dopo un bel tratto di sentiero (protetto da gabbie anti-motocicli) sul piazzale antistante al maestoso Tempio del Canova. Tenendo alto su Possagno, si attraversa ancora la S.P per puntare, in dir sud, alla base del Col Muson; dopo una breve rampa e si trova la chiesa di Santa Giustina. Ancora saliscendi e dopo aver ammirato l’antico oratorio di San Bartolomeo, ci si avvia verso Castelcucco. Da qui (giro di boa) si riprende la cavalcata per le colline, restando più a sud dell’andata: si valica il Colle della Palzzina e poi il Col Volper; nel fondovalle si incontrano 2 guadi (evitabili con deviazione sulla sx, a bordo prato); arrivarti su strada asfaltata, poco dopo (wp Q 125) ci si trova di fronte ad un trivio dove si dovrebbe prendere la salita erbosa delimitata da catena e divieto recentemente posti; se si preferisce aggirarli, basta tenere la stradina asfaltata sulla sx che conduce nel wp Q1 dove si ritrova questa traccia.
Si raggiunge presto Monfumo dove si trovano bar-ristoranti, una bella chiesa ed uno spiazzo erboso in panoramica posizione (salire di 20 m alla collinetta lato nord). Dopo una breve discesa sulla principale si devia a sx verso il fondovalle dove si guada a q. 130 quindi si risale faticosamente sul versante opposto fino all’immissione su Via Longon. Nel wp T2 si svolta a tornante per Le Mandre; raggiunto il borgo segue una entusiasmante se pur breve discesa su fondo erboso, quindi si raggiunge, nei pressi di una chiesetta, via La Valle. Dopo un tratto piano si devia a dx lungo il corso del Musone; nel wp V1 si prende una ripida cementata che risale le pendici del Col De Spin; nei pressi di un pilone Enel si scollina e dopo breve discesa si riprende a salire su fondo sconnesso fino ad una fattoria (wp V2).
Una discesa, parte su tratturo, parte a bordo prato, termina su via del Fagarè. Ultima impegnativa salita per valicare il col Cavasotta dopo si deve passare un tratto sempre fangoso per l’affioramento di una falda (più in basso c’è la sorgente del Petolè); uscendo dal bosco su radura, si trova un’area “salute” con panche dove però bisogna tenere a dx; poco dopo (150 m ) ad un bivio, in vista di un agriturismo, si tiene ancora a dx scendndo un tratto ripido e difficilmente ciclabile (gradini). Raggiunto il piano la stradina procede tortuosa al piede di piccoli rilievi; l’ultimo viene valicato, con risalita di 25 m, raggiungendo un casolare a q. 200; da qui, una piacevole discesa riporta al centro di Onigo.

Da Mestre, conviene prendere l’A27 fino av TV – Sud, lam tangenziale sud di TV, poi la strada Feltrina, fino alla circonvallazione ovest di Cornuda; alla terza uscita si segue ind. ONIGO; dopo meno di 2 km, (passata la curva della Chiesa) nel centro di Onigo, si trova il parcheggio e, al vicino incrocio, un ottimo bar.


http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8888

Mappa/Altimetria

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