233 Giro delle Tofane da Fiames per Fodara e Pederù


  • 63.2 km

    Distance

  • 2178 m

    Elevation Gain

  • 2148 m

    Elevation Loss

  • 2193 m

    Max height

  • 1284 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso


Referente RENATO - () - Ultima ricognizione 14/08/2012
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 61 Km - Dislivello Sal/Disc = +2160 m
Quote min/Max = 1290 / 2196 - Ciclabilità su tempo 95% - Tempo Standard ore 8:30 min
Velocità media = 7,2 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 6/7 - G.D. = 116 Difficilissimo
NOTA 1: E' richiesto un ottimo sistema frenante e padronanza del mezzo nella lunga e ripidissima diiscesa dal Fodara (wp G) al Pederù ( wp H).
NOTA 2: Si farà un bel tratto a piedi in discesa dal wp L (balconata panoramica) al wp M. dove il sentiero migliora.
NOTA 3: Anche la salita (fondo ben sistemato di recente) da Ra Stua al Fodara Vedla è ciclabile solo per chi ha una VAM di almeno 800m/ora
DESCRIZIONE:
Dal park presso l'Ufficio del Parco Dolomiti, si prende un sentiero nel bosco compreso .tra la SS ed il T. Boite . Al suo termine si svolta a sx e si attraversa la SS, imboccando così una bella forestale che porta alla ciclabile dell'ex trenino Cortina-Dobbiaco. Si sale dolcemente verso Cimabanche incontrando anche una galleria (illuminata) ed il famoso ponte Felizon. Poco oltre si lascia la ciclabile per salire alla SS; attraversatala si arriva per forestale, sopra il tornante di Podestagno. Da qui si sale a Ra Stua incontrando dure rampe asfaltate; dopo il rifugio ed un bel tratto quasi piano, nel wp F si svolta a sx per Fodara Vedla incontrando la salita più dura (media 17% - vedi NOTA 3)
In compenso il panorama di cui che godrete è veramente eccezionale e qualche sosta per riposare ed ammirare sarà gradita. Arrivati al Fodara ci si può concedere sosta e spuntino (la cucina è ottima); poi ci si prepara alla mitica discesa di cui detto in NOTA 1 (attenzione anche ai viandanti che numerosi salgono dal Pederù ). Dal Pederù nuovo salitone: fate il pieno alla fontana perchè la salita è calda ed assolata. Prima di arrivare al Rif. Fanes potete fare una breve digressione al Rif. Lavarella poco distante e quasi in piano (meno affollato del Fanes ed in posizione incantevole). Dopo il Rif. Fanes bisogna superare un ultimo duro strappo per guadagnare il passo di Limo a q. 2167. Foto, visita al laghetto e giù verso Utia di Fanes Grande.
NOTA 4: un po' prima del wp I, trovate un bivio da cui potete rientrare abbastanza rapidamente a Fiames (discesa della val di Fanes) se ne aveste necessità per cause impreviste.

Si sta ora percorrendo l'Alta via N°1: è un incanto: scenario tibetano con i pony, i monti Lavarella e Conturines ad ovest, monte Cavallo a sud ..., dal wp L (balconata) occore portare la bici a mano per 10 minuti come già detto. Dopo la Capanna Alpina il sentiero si perde; bisogna attraversare il parcheggio per ritrovarlo. Giunti al fondovalle si attraversa la SP ed i prati dell'Armentarola fino ad imboccare una ben nota forestale che sale nel fitto bosco di larici fino a ritrovare la SP a q. 1930. Si fanno 600 m in asfalto poi si devia a sx per un bel tratto panoramico fino a q. 2140. Ultimo tratto sulla SP e oltrepassato l'omonimo rifugio, si raggiunge il passo di Valparola (q.max 2196 m ). Si devia per circa un km sulla vecchia strada ai piedi del Sass de Stria (dove trovate anche un museo dedicato alla grande guerra) quindi si rientra sulla SP. Veloce discesa fino al Passo Falzarego poi si devia a sx per un sentiero che che evita di percorrere la SS fino a Cian Zopè: attenzione: se bagnato diventa molto insidioso per fango e radici affioranti ! Si passa alla base della seggiovia 5 Torri incontrando il Rif. Bain De dones e l'omonimo laghetto; segue un tratto molto ripido (meglio a piedi!) infine si esce nella radura di Cian Zopè (breve risalita) dove si ritrova la SS per Cortina. Nel wp U q. 1718 si riprende a salire (ind. rif. Dibona) su asfalto; a q, 1810 si scollina e tenendo a sx in 2 bivi (attenzione a non scendere per le piste da sci) si arriva con ripida discesa finale a Piè Tofana (park, ristoranti, ....confusione) . Si fugge subito verso nord imboccando il sentiero "Montanelli" che lascia il Col Drusciè sulla dx. (sentiero pedonale: passate pianissimo all'incrocio con viandanti). Ultimo sguardo all'eccezionale panorama sulla conca Ampezzana, Sorapis, Cristallo e Pomagagnon di fronte ... ma bisogna scendere; giù veloci verso Fiames e dopo l'immissione nella strada per il laghetto Ghedina si ritrova l'asfalto. Ancora discesa fin nei pressi del Camping Olympia dove si attraversa il T. Boite e si rientra al luogo di partenza. Arrivati a Cortina D'Ampezzo si prosegue in dir. di Dobbiaco per circa 4 km dal centro; giunti in Loc. FIAMES si vede sulla dx un centro sportivo e sulla sx l'Ufficio dell'ente Parco Dolomiti Bellunesi: subito dopo c'è il parcheggio da cui inizia il giro

Mappa/Altimetria

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