PIDUCCHIUSA


  • 30.6 km

    Distance

  • 406 m

    Elevation Gain

  • 380 m

    Elevation Loss

  • 855 m

    Max height

  • 666 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso


LA NASCITA DELLA PIDUCCHIUSA - Nel settembre 1886 dalla tipografia di Adolfo Pansini di Piazza Armerina veniva pubblicato a firma dell’Avv. Giuseppe Arcurio: I mille chilometri di ferrovie complementari – diritti di Piazza Armerina. (Si trova traccia sul web al seguente indirizzo: http://www.trenidicarta.it/1886.htm). Ho avuto il piacere di leggere questo lavoruccio (come lo ha chiamato in chiusura l’Arcuri) per merito del Prof. Marco Incalcaterra, 70 pagine di storia della nostra città, una storia di unione e guerre, guerre che dovevano legittimare le città di Piazza Armerina, Valguarnera ed Aidone  (allora in provincia di Caltanissetta)  ad avere la loro ferrovia. Una ferrovia che collegasse Piazza al tronco principale Catania – Palermo! Una commissione , appositamente nominata dai comuni di Piazza Armerina, Valguarnera ed Aidone, ha chiesto al Regio Ministero dei LL.PP. che siano ordinati gli studi per un tronco di linea  ferroviaria, che partendosi dalla città di Piazza Armerina andasse a congiungersi con la linea principale Catania – Palermo alla stazione di Assoro (Dittaino). Questo tronco di linea , anziché un favore, sarebbe la riparazione di un grande errore e di grande ingiustizia consumati nel tracciato esistente delle ferrovie siciliane. Quando nel 1863 i Parlamento del Regno decretava la concessione delle strade ferrate Calabro- Sicule, fu dichiarato che il tronco Catania Palermo , uscendo dalla vasta piana di Catania , dovesse avviarsi per le adiacenze di Palgonia e passare per Caltanissetta. Le popolazioni quindi che siedono a sinistra della Piana di Catania da Palagonia a Caltanissetta ritennero allora acquisito il diritto a partecipare direttamente al movimento ferroviario; fu grande la loro disillusione, allorquando, invece che per Palagonia , videro svolgersi la linea principale lungo la valle deserta del Dittaino. Lo spostamento che venne attivato in questa linea lontana dai centri popolosi, fu immenso, e il danno che ne risentirono taluni comuni fu tale da far diminuire rapidamente la loro popolazione. Questo doloroso fenomeno riscontrossi principalmente nella città di Piazza Armerina, i cui abitanti censiti nel  31 Dicembre 1861 per 22.142, furono ritrovati a 31 Dicembre 1871 a soli 18.152, con la differenza in meno 3.990, cifra eloquentissima che dice quale e quanta sia la miseria che travaglia quella infelice città, nonostante la immensa ricchezza del territorio su cui sorge, e che altre volte le fece acquisire il titolo di Urbe Opulentissima.

Mappa/Altimetria

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