MTB Touren
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Bellissimo percorso realizzato in mountainbike su piste ciclabili, strade a scarso traffico veicolare e su alcune strade sterrate con partenza da Soiano del Lago in senso orario. Lungo il percorso sono state toccate varie località della sonda bresciana del lago di Garda: Puegnago, Cunettore, Salò (foto 9), Porto Portese, San Felice del benaco, Pieve Vecchia di Manerba, Lido di Manerba, Belvedere di Manerba, la Rocca di Manerba e Moniga. Merita una visita all’interno del Castello di Moniga; dall’esterno del Castello si gode una splendida vista del centro abitato di Moniga, della Rocca di Manerba e della penisola di Sirmione. Da Villa di Salò si ha una bella visione di Salò Gardone e Toscolano Maderno (foto 10). Dal Porto di Portese si ha una splendida veduta su gran parte del Golfo di Salò, con Gardone Riviera di fronte, sul Vittoriale e su Toscolano Maderno.
In particolare descrivo di seguito alcuni dei luoghi più interessanti.
ROCCA DI MANERBA
La piccola città di Manerba che sorge sulla riva bresciana del lago di Garda offre ai visitatori il suo bel parco archeologico e naturalistico della Rocca di Manerba (nella foto 1 si vede il campanile di Raffa e sullo sfondo Manerba con la sommità della Rocca di Manerba). La zona è molto importante a livello archeologico in quanto i primi ritrovamenti risalgono all'età preistorica. In cima al monte si trovano inoltre i resti di una fortificazione medioevale, di cui oggi rimangono purtroppo solo le fondamenta. L'antico castello, che dall'alto della rocca dominava il lago di Garda, divenne il covo di banditi. Per questo motivo l'ultima struttura medievale venne distrutta nel 1574, per ordine della Serenissima perché divenuta una fortezza inespugnabile di fuorilegge.
La Rocca di Manerba è posta su uno sperone roccioso a picco sul Lago di Garda. Gli scavi archeologici nell’area del Sasso, area sottostante la Rocca, esposta al vento e interrotta da una scogliera a strapiombo sul lago, con un salto di 150 metri, sono state rinvenute tracce di un insediamento del Mesolitico che testimoniano la presenza di esseri umani circa da 8000 a 5000 anni fa. Durante le ricerche archeologiche sono venute alla luce tre circuiti di mura di difesa databili fra il XII e XIII secolo di cui il più interno racchiude la sommità della Rocca. Numerosi reperti archeologici dimostrano la presenza di insediamenti Etruschi, dei Galli e dei Romani.
Sulla sommità della Rocca, è possibile vedere i resti dell’antico castello medievale. Sul lato dei ruderi che guardano verso il lago, un ripido e in parte difficile sentiero, permette di scendere al Parco della Rocca di Manerba (foto 2): un grande bellissimo pianoro coperto da boschi e prati di 90 ettari che comprendono la Rocca stessa e tutto il tratto costiero denominato Parco Naturale Archeologico della Rocca e del Sasso. Nei boschi che ricoprono gran parte del territorio del Parco si trovano rappresentate tutta gli alberi ed i cespugli autoctoni, come il Carpino nero, la Quercia roverella, il Pungitopo, il Caprifoglio e l'Elleboro che convivono con alberi e cespugli propri della Macchia Mediterranea.
La leggenda della Rocca narra che un ferocissimo lupo abitasse sulla rupe di Manerba, occupando un antro a picco sul lago impedendo a chiunque di avvicinarsi. Dopo vari tentativi di cattura, gli abitanti misero una taglia sulla testa del lupo e fra i giovani che si presentarono ne vennero scelti tre: un giovane di Moniga, uno della Raffa e uno della Pieve vecchia. Il giovane di Moniga, cacciatore, cercò di attirare il lupo con un’esca viva, ma non ebbe successo e fini per essere spinto giù dalle alte scogliere. Quello della Raffa, pescatore, tentò di catturare il lupo con una grande rete ma anch’esso finì come l'altro. Il giovane della Pieve, contadino, dopo aver chiamato il lupo con finti ululati, affrontò la belva innalzando una croce gridando di arretrare. Miracolosamente il lupo indietreggiò fino a cadere dalla rupe e morire. Si narra che, mentre il popolo di Manerba festeggiava il vincitore, erigendo una grande croce in vetta alla Rocca (vedi foto 3), nel lago i corpi dei due sfortunati giovani si trasformarono in due grandi scogli.
Dalla Rocca di Manerba è possibile vedere distintamente il golfo di Maderno, Romantica e San Felice del Benaco (foto 8), Toscolano Maderno, Le Isole di Garda e S.Biagio, Desenzano del Garda, Sirmione e la sponda veronese da Lazise a Torri del Benaco.
Se volete vedere alcune belle immagini del luogo consiglio la visione del sito:
Lungo il percorso si possono ammirare due spendide isole: L’isola di Garda (foto 4 e 5) e l’isola di San Biagio (foto 6 e 7 – ripresa dalla sommità della Rocca di Manerba). L'isola di Garda, conosciuta anche come isola Borghese, è la più grande isola del lago omonimo. Distante poco più di 200 metri da Capo San Fermo, promontorio che divide il golfo di Salò dalla baia dello Smeraldo, misura all'incirca un chilometro di lunghezza ed è larga in media 600 metri. A sud dell’isola si trova una catena di scogli e bassi fondali, alla fine dei quali emerge l’isolotto di San Biagio, conosciuto anche come Isola dei conigli; in prossimità dell'isola si trova lo scoglio dall’Altare, così chiamato in quanto si racconta che su di esso una volta all’anno venisse celebrata una messa alla quale assistevano i pescatori provenienti da tutto il lago a bordo delle loro barche.
L'isola di San Biagio, chiamata anche isola dei conigli, appartiene all'omonimo campeggio ed è possibile raggiungerla a piedi in 10 minuti durante i periodi di bassa marea. Anticamente era la riserva di caccia dei Signori che dimoravano a Manerba. L'ingresso è a pagamento
L'isola di Garda è stata per secoli espressione del più alto misticismo (San Francesco vi aveva fondata una piccola comunità). Oggi deve il suo fascino alla straordinaria villa in stile neogotico veneziano (foto 11), progettata dall'architetto Luigi Rovelli nei primi '900; un'imponente costruzione armonica, ricca di particolari architettonici sorprendenti. Ai suoi piedi terrazze e giardini all'italiana digradano fino al lago. Tutt'intorno la vegetazione è rigogliosa e intatta, ricca di piante locali, esotiche, essenze rare e fiori unici. Una selva armonica di pini e cipressi, di acacie e limoni, di magnolie e agavi. L'isola del Garda è magia e mistero. L'isola del Garda è un luogo di rara bellezza. Uno scrigno prezioso, colmo di storia, ricordi e leggende. Un tesoro cinto dalle trasparenti braccia del lago. Uno scoglio pittoresco che accolse popoli antichi, dai Romani ai Longobardi. Fu poi la dimora di S.Francesco, S.Antonio da Padova, S.Bernardino da Siena e probabilmente di Dante Alighieri.
Purtroppo il sito non mi permette di caricare tutte le foto, di conseguenza vi consiglio di vedere il mio sito:
Si parte dal Centro di Soiano del Lago, dove c'è un comodo parcheggio
Beautiful trail built by mountain bike on bike paths, roads and little traffic on some dirt roads departing from Soiano del Lago clockwise. Along the way have been touched various locations in the probe of lago di Garda: Puegnago, Cunettore Salo (photo 9), Porto Portese, San Felice del Benaco, Pieve Vecchia Manerba, Lido di Manerba, Belvedere Manerba, the Rock of manerba and Moniga. Worth a visit inside the castle Moniga; from the outside of the castle is a wonderful view of the town of Moniga, the Manerba Rock and the peninsula of Sirmione. Villa di Salò you have a beautiful view of Salò and Gardone Toscolano (photo 10). From the Port of Portese you have a wonderful view over a large part of the Gulf of Salò, Gardone Riviera with the front, and on the Vittoriale Toscolano.
In particular I describe below some of the most interesting places.
ROCCA DI MANERBA
The small town of Manerba which is located on the Brescia side of Lake Garda provides visitors with its beautiful archaeological and natural park of the Rock of Manerba (picture 1 you can see the bell tower of Raffa and background Manerba with the top of the Rock Manerba). The area is very important in terms of archeology since the first discoveries date back to prehistoric times. On top of the mountain there are also the remains of a medieval fortress, of which only the foundations remain today unfortunately. The ancient castle, which from the top of the rock above the lake of Garda, became the haunt of bandits. For this reason, the last medieval structure was destroyed in 1574 by order of the Serenissima why become an impregnable fortress of outlaws.
Manerba Rock is located on a rocky outcrop overlooking Lake Garda. The archaeological excavations in the area of Sasso, area below the fortress, exposed to the wind and interrupted by a cliff overlooking the lake, with a jump of 150 meters, were found traces of a settlement of Mesolithic evidence that the presence of humans about 8000 to 5000 years ago. During the archaeological researches have come to light three circuits of defensive walls dating from the twelfth and thirteenth century, of which the innermost enclosing the top of the Rock. Numerous archaeological finds demonstrate the presence of Etruscan settlements, the Gauls and the Romans.
On top of the Rock, you can see the remains of the medieval castle. On the side of the ruins that overlook the lake, a steep and difficult path in part, lets get down to the Parco della Rocca di Manerba (picture 2): a large plateau covered with beautiful woods and meadows of 90 acres that comprise the fortress itself and the entire stretch of coast called Parco Archeologico della Rocca and Natural del Sasso. In the forests that cover most of the territory of the Park are represented throughout the trees and native shrubs, such as hornbeam, Oak oak, the Butcher's broom, honeysuckle and Hellebore living with trees and shrubs typical of Mediterranean scrub.
Legend of the Rock has it that a ferocious wolf lived on the cliff of Manerba, occupying a cave overlooking the lake, preventing anyone from approaching. After several attempts to capture, the residents put a bounty on the head of the wolf and among young people who showed up three of them were chosen: a young Moniga, one of Raffa and one of the old parish church. The young Moniga, hunter, tried to lure the wolf bait alive, but was unsuccessful and purposes to be pushed down from the high cliffs. That of Raffa, fisherman, tried to capture the wolf with a large network but also ended up as the other. The youth of the parish, farmer, after calling the fake wolf howls, he faced the beast by erecting a cross shouting backwards. Miraculously the wolf backed away until they fall off the cliff and die. It is said that, while the people of Manerba celebrating the winner, erecting a large cross in the top of the Rocca (see photo 3), in the lake the bodies of the two unfortunate young men were transformed into two large rocks.
From Manerba Rock is You can see clearly the Gulf of Maderno, Romantic and San Felice del Benaco (photo 8), Toscolano, The Islands and San Biagio di Garda, Desenzano del Garda, Sirmione and Lazise Verona side to Torri del Benaco.
If you want to see some beautiful pictures of the place I recommend viewing the site:
Along the way you can see two gorgeous babes islands: The island of Garda (photos 4 and 5) and the island of San Biagio (photo 6:07 - shooting from the top of the Rock of Manerba). The island of Garda, also known as the island Borghese is the largest island in the lake. Which is just over 200 meters from Capo San Fermo, a promontory that divides the Gulf of Salò from Emerald Bay, measuring approximately one kilometer in length and has an average width of 600 meters. To the south of the island lies a chain of reefs and shoals, which emerges at the end of the islet of San Biagio, also known as Island of the rabbits; in the vicinity of the island is the rock from the Altar, so called because it is said that on it once a year to be celebrated a Mass at which assisted the fishermen from across the lake aboard their boats.
The island of San Biagio, also called the island of rabbits, member of the same camp and you can walk there in 10 minutes during periods of low tide. It was formerly the hunting reserve of the lords who lived in Manerba. The entrance fee
The Island of Garda for centuries has been an expression of mysticism (St.Francis of Assisi founded a small community). Today it owes its charm to the extraordinary villa in Venetian Gothic style (photo 11), designed by the architect Luigi Rovelli in the early '900; imposing harmonious building, full of surprising architectural details. At its foot terraces and Italian gardens slope down to the lake. All around, the vegetation is lush and unspoiled, full of local, exotic plants, rare species and unique flowers. A harmonious wood of pines and cypresses, acacias and lemon trees, magnolias and agaves. The Island of Garda is magic and mystery. The island del Garda is a place of rare beauty. A treasure chest, full of history, memories and legends. A treasure surrounded by the clear waters of the lake. A picturesque rock that greeted ancient peoples, from the Romans to the Lombards. It was later the home of St. Francis, St. Anthony of Padua, St. Bernardino of Siena and probably Dante Alighieri.
Unfortunately the site does not allow me to upload all the pictures, so I recommend you see My Website:
It starts from the center of Soiano del Lago, where there is a convenient parking
Karte/Höhenprofil
Bilder
